sabato 14 aprile 2018

LIBERA TUTTI


Non ci si stupisce di vedere la coda di pubblico davanti al camerino di Enzo Iacchetti, alla fine del suo spettacolo. Anzi ci si sente quasi in colpa se non ci si unisce al gruppo. Libera nos domine, tocca davvero le corde dell’anima. Per quasi due ore sulla scena Iacchetti parla, canta, grida, racconta, interpreta, si agita, si commuove, si esalta, ride, inveisce, colloquia o sembra che colloqui con la platea. I temi sono quelli che interessano e stanno a cuore a tutti, dal cinico al romanticone. Dall’amore all’amicizia, dalla tecnologia e i suoi effetti all’emarginazione, dalla politica all’immigrazione, dalla solitudine alla religione, dalla giovinezza alla vecchiaia. Alcuni  
appena sfiorati, altri sviscerati da tutte le parti. Il rischio della retorica aleggia, è sempre in agguato così come la banalità, ma non riesce mai a farla franca. L’inizio dello spettacolo sembra incerto, si parla di cellulari,  ma  quello che viene detto si è già sentito, anche se il pubblico ride ci si aspettava forse di più. E poi improvvisamente si capisce che l’obiettivo del monologo non è far ridere, o per lo meno non è solo far ridere. E’ un modo per raccontare la vita, i sentimenti, far sentire l’empatia, far capire che la solitudine è un problema comune, ma che si può risolvere. Ogni tanto Iacchetti canta e sono le canzoni piene di contenuti di Guccini, Gaber, Jannacci, Faletti, di cui in contemporanea compare su un video il volto. Non mancano i momenti di comicità irresistibile. Come il ritratto del varesotto proprietario di pittbull “un kalashnikov pieno di crocchette” o i paesi gemellati. Come anche i deliziosi  micro-racconti del bis. Coinvolgente la scenografia con le installazione virtuali di Gaspare de Pascali. Le musiche e i testi sono di Iacchetti, con l’aiuto, com’ è scritto sulla locandina, degli amici Giobbe Covatta, Alberto Patrucco, Giorgio Centamore, Francesco Freyrie. Libera nos domine è al Teatro Menotti di Milano fino al 14 aprile, per concludere la sua tournée iniziata a gennaio in Sicilia, il 19 aprile a Torino. 

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