mercoledì 24 gennaio 2018

SEGRETI E MEMORIA



Non per essere ripetitivi o polemici ma con la cultura non solo si può mangiare, ma addirittura fare impresa. E’ quanto sostiene Edoardo Filippo Scarpellini amministratore delegato di MilanoCard. E la sua non è un’affermazione programmatica, ma una constatazione. Nata nel 2009, MilanoCard ha creato una tessera per l’offerta turistica di Milano. Che significa, anche e soprattutto, arricchirla di nuovi contenuti sempre più attraenti. “La nostra missione è rendere la bellezza contagiosa dicono e nessuno slogan si adatta meglio di questo alla loro attività. Tra le novità, in partenza sabato 27 gennaio, l’Archivio Storico e il Sepolcreto della Ca’Granda: in pieno centro della città nell’Università degli Studi, uno spazio di oltre tre chilometri che ricorda dieci secoli di storia. Progettato come ampliamento dell’Ospedale Ca’Granda nel 1637 da Francesco Maria Richini, l’Archivio raccoglie i documenti relativi all’ospedale dall’anno Mille a ora. Dall’atto di fondazione del Duca Francesco Sforza, a varie pergamene, cartelle cliniche, bolle papali, dalle donazioni dei benefattori, di cui una firmata da Napoleone, alle lettere di personaggi come Leopardi, a testamenti e testi di medicina. Le carte raccontano come Ca’ Granda non si limitava a curare i poveri, ma dava loro da mangiare e si occupava di crescere i bambini orfani.   L’archivio funziona ancora ora da sala riunioni per l’estate , essendo molto più fresca, rispetto a quella vicina più raccolta e con boiserie alle pareti, utilizzata in inverno . Straordinario il soffitto a volta con lunette, dipinto nel 1638 da Paolo Antonio de’ Maestri detto il Volpino. E’ accanto alla seicentesca chiesa della Beata Vergine Annunciata, con la Cripta sotto cui si trova il Sepolcreto. Qui erano custoditi, con una degna sepoltura, i resti di circa 150mila pazienti dell’ospedale.  Il Percorso dei Segreti, così viene chiamato, si visita con una guida in circa 50 minuti  da martedì a venerdì dalle 17 alle 22 e sabato e domenica dalle 15 alle 22. E già nella  scelta degli orari, adatti per chi lavora, s’intuisce la volontà di adeguarsi ai ritmi di vita contemporanei.  Ma l’offerta non finisce qui, per settembre è già programmata una visita particolare della quadreria con i ritratti dei benefattori dipinti dai fratelli Induno, da Segantini, Previati, Sironi, Casorati, Campigli, Tadini e altri. Non essendo possibile esporli tutti, si fanno rivivere  con  performance di attori. 

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