domenica 5 novembre 2017

INTERESSE GRANDE, ANZI PLANETARIO



In genere si considera utile per l’apporto didattico adatto ai bambini. Per gli adulti la frequentazione del Planetario richiede troppa attenzione, non è di immediata comprensione, e quindi non è considerata una forma di svago per il tempo libero. C’è perfino chi dopo esserci stato, ha adottato nel lessico famigliare la parola Planetario come sinonimo di noioso. 

Succedeva  anni fa. Non è più così.  C’è stata una svolta. E non solo perché, per esempio, il Civico Planetario Ulrico Hoepli di Milano è un edificio anni Trenta assolutamente da vedere. Progettato dall’architetto Piero Portaluppi con un classicheggiante pronao ionico  è situato  nei Giardini Pubblici, uno dei migliori angoli della città, ed è il più grande d’Italia. Ma anche perché al suo interno si può assistere a eventi e spettacoli interessanti.  Dato che le installazioni musicali e i video sono oggi una parte importante della cultura, il Planetario è diventato uno spazio per l’arte. E così è stato per la performance dello scorso venerdì. Tutto parte da un’antologia di composizioni con sintetizzatori, vocoder e drum-machines ispirate al cosmo e alla dimensione planetaria. Con il titolo di Planètes è stata realizzata nel 1981 da Jean Hoyoux, psicologo belga, studioso di astronomia e musicista sperimentale, morto prematuramente nel 1985. Dopo il grandissimo successo dei primi tempi, introvabile per trent’anni, il disco è stato ristampato quest’anno dall’etichetta belga Cortizona. E, al Planetario di Milano, riproposto con la strumentazione originaria dalla synth band belga Meteor Musik. In contemporanea con la proiezione sulla cupola di un’opera del video-artista Jaak DeDigitale, concepita per i planetari europei e mixata in tempo reale. Ed ecco su musiche ora flebili, ora trionfalistiche, ora che evocano grandi pezzi storici, ora metalliche, comparire dalle stelle elementi geometrici che diventano muri, cervelli umani, stretti cuniculi, gallerie, emisferi celesti. La sala è zeppa, nessuno dice una parola e tutti sono con il naso per aria, seduti sulle sedie girevoli.
Per ricevere in anteprima il programma mensile del Planetario milanese: C.Planetario@comune.milano.it


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