martedì 30 maggio 2017

METTITI NELLE MIE SCARPE


Gli inglesi non si mettono nei panni di qualcuno, ma nelle loro scarpe. C’è un detto “Prima di giudicare una persona prova a camminare un miglio con le sue scarpe". C’è chi dice sia inglese chi pellerossa. Di fatto due anni fa per l’inaugurazione del museo dell’Empatia a Londra,sulle rive del Tamigi, un’installazione chiamata Un Miglio nelle mie scarpe, prevedeva che i visitatori si infilassero le scarpe di qualcuno che aveva avuto una vita difficile e ci camminassero  ascoltandone in cuffia la storia.  Su questo principio si basa l’iniziativa che con sette incontri, a Milano e nell’hinterland dal 5 giugno all’8 luglio, vuole far conoscere le problematiche dell’autismo. Il titolo è Ascolta i miei passi. I partecipanti cammineranno con scarpe prestate di un adolescente  o di un uomo autistici e avranno in testa una cuffia con il loro racconto in prima persona. Scopriranno così come una diagnosi, che può arrivare anche da adulti, può cambiare radicalmente  la vita, distruggere sogni, speranze, amicizie. Cosa significa il senso di emarginazione o l’impossibilità di vedere un futuro. L’iniziativa arriva dagli Stati Uniti dove una statistica ha rilevato che l’autismo colpisce un bambino su 88, con un incremento decuplicato negli ultimi 40 anni, dovuto  anche  alla  diffusione della diagnostica. Queste passeggiate multisensoriali avvengono  in parchi e in giardini, alcuni sconosciuti dai più. Come  il parco di Villa Finzi del primo incontro o il Parco Centenario di Trezzano dell’ultimo. Altri in luoghi noti come i Giardini Pubblici Montanelli o il Parco di Largo Marinai d’Italia.
Nei progetti l’idea di rendere questa iniziativa itinerante, coinvolgendo associazioni ed enti in tutta Italia, per sensibilizzare sull’argomento.

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