sabato 8 aprile 2017

THE BIG TOY





Nel grande giocattolo Fuorisalone la zona Tortona  è quella che mantiene di più la connotazione giocosa. Nonostante le aree milanesi interessate siano sempre di più, questa continua a essere se non la più popolata, quella che aggrega e coinvolge maggiormente. Non troppo puntata sul design estremo,  senza pesanti e forzate liaison con la moda, raramente pretenziosa. Con quel tecnologico  misurato che attrae senza far sentire emarginati chi non ha competenze. L’animazione inizia dal passaggio ricavato sui binari  morti  per sostituire la passerella pericolante che metteva in comunicazione i due quartieri divisi dalla Stazione di Porta Genova. Tutti i negozi sono coinvolti, sia quelli di sempre, sia i temporary store. Il Base nella piazza, recuperato dalla vecchia Ansaldo, con gli spazi di co-working, attira soprattutto i giovani, e le start up che espongono dalle nuove formule abitative ai  piccoli oggetti del quotidiano. Il Mudec nel cortile ospita i pescecani Killer dello studio Job o Kong il gorilla con lampada di Stefano Giovannoni,  entrambi presenti anche sul prato del cortile all’Università Statale (in alto). Il Superstudio rimane il fulcro, l’ombelico intorno al quale tutto è nato e si è sviluppato. C’è davvero molto da vedere per gusti, interessi, età diverse, bambini compresi. Si può girare lasciandosi trasportare solo dalla curiosità e dal colore, tema di questa edizione. Oppure muoversi con un approccio  scientifico, studiando e testando  le proposte tecnologiche, cercando il nuovo artigianato, confrontando i talenti emergenti.  Niente è imperdibile certo, ma tutto deve essere visto. Dalla stanza dei colori con le sedie chiavarine in technicolor (3°foto dall'alto) ai Toys, le sculture di Flavio Lucchini. Alle poltrone orsiformi (2°foto dall'alto)e ai mobili funzionali e futuribili del Polish Design. Alle installazioni poetico-high tech  del designer Tokujiin Yoshioka, come la Wall of the sun, capace davvero di introdurre nella dimensione sogno (in basso). Fino al giardino pensile di Michelangelo Pistoletto dove, oltre alle bottiglie fiorite del Prosecco Valdo,  un’équipe di chef  cucina sui bracieri olandesi multifunzione Ofyr.

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