venerdì 21 aprile 2017

TEMPO DI LIBRI


Dove è possibile, in meno di due ore, ascoltare i direttori dei più importanti quotidiani italiani  che parlano della cultura sui giornali. Mentre a pochi metri un ex direttore e un ex presidente del consiglio dialogano di Italia ed Europa su cui hanno appena scritto un libro ciascuno. E spostandosi un po’ si assiste allo showcooking di uno chef pluristellato che fa da sfondo alla presentazione di un libro, non necessariamente di cucina, di un noto scrittore. Succede alla prima edizione di Tempo di Libri, fiera dell’editoria italiana, a Milano da mercoledì 19 a domenica 23. Non c’è la ressa del Salone del libro di 
                        Torino, ma gli addetti ai lavori, grazie anche alla formula d’ingresso scontato dopo le 16, sono fiduciosi di avere più gente nel week end. Non deve stupire, considerando una ricerca Istat secondo la quale   3,3 milioni di persone di più di 6 anni non hanno letto nel 2016 nemmeno un libro di carta.  Cioè il 57,6% della popolazione.  Con un aumento dei non lettori del 6,8% rispetto al 2010. La speranza è che i nuovi non lettori  leggano sul kindle. Anche se i corridoi sono semivuoti, nei dibattiti e nelle presentazioni si avverte un’autentica partecipazione. Qualsiasi sia il soggetto trattato. Curiosità, per esempio, intorno a Come sopravvivere al Cammino di Santiago di Fabrizio Ardito, giornalista e fotografo, che con ironia e la competenza di chi nel cammino ha registrato tutto, ha evidenziato i vari aspetti del viaggio, dai cultuali a quelli più tecnici e di servizio. Dal dove e come dormire al rapporto con i compagni di cammino, fino alla depressione del dopo cammino e al divertente identikit di chi non può fare il cammino.Corrispondente al competitivo che va più veloce degli altri, trova da mangiare e da dormire prima degli altri e ne fa lo scopo del viaggio. Viaggio e cibo insieme sono il soggetto di Prenotazione obbligatoria di Sara Porro che ha raccontato le sue esperienze e i suoi incontri girando per il mondo. Tra le tante osservazioni acute il fatto che non siamo più quello che mangiamo, come diceva Feuerbach, ma ci identifichiamo con quello che non mangiamo, vedi vegani, vegetariani ecc. Interessante anche la concezione del libro nei confronti del lettore di due autori, Michele Vaccari, in uscita con Il tuo nemico e Giuseppe Culicchia con Essere Nanni Moretti

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