giovedì 20 aprile 2017

IL VIOLINO DELLA MODA



Ragioni famigliari, 
cioè il luogo di nascita della mamma, ma non solo, dietro la scelta della mostra dedicata a Gianfranco Ferré, a Cremona. “L’anima di questo ambiente viene valorizzata” ha commentato il sindaco Gianluca Galimberti, all’inaugurazione di Gianfranco Ferré. Moda, un racconto nei disegni dal 21 aprile al 18 giugno, al Centro Culturale Santa Maria della Pietà. Secondo il primo cittadino, che ha parlato di violino della moda, il lavoro dello stilista-architetto è un’ espressione della capacità manuale, del saper fare italiano di cui Cremona, con i violini di Stradivari nel passato e le molte liuterie oggi, è uno degli esempi più significativi. Non casuale la scelta del luogo espositivo, l’ex Ospedale dei lebbrosi costruito nel XV secolo in stile tardo gotico lombardo. Ora utilizzato per rassegne di fumetto, grafica, illustrazione. Uno spazio affascinante ma non facile da allestire. Perché piuttosto stretto e lungo cinquanta metri. Con un soffitto a volta e una balconata, che lo percorre tutto, dove nel passato venivano accolti i parenti in visita ai malati. I disegni, oltre cento, non sono disposti secondo un percorso cronologico ma raccolti in gruppi in base al tema, al colore, al tratto, allo strumento tecnico usato: pastello a cera, matita, pennarello e “anche pollicione” ha detto Rita Airaghi, presidente della Fondazione Gianfranco Ferré, che ha prodotto la mostra con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Cremona. A creare  per ciascun gruppo una sorta di isola, pannelli modulari su cui sono appesi i disegni. Sempre corredati da esplicite, ma anche poetiche, didascalie e spesso affiancati da un manichino con uno dei modelli disegnati, di alta moda o di prêt-à-porter. In fondo su un tendaggio bianco la proiezione dei disegni ingigantiti che raccontano la  capacità, quasi magica, di Ferré di creare abiti  strutturati ma di straordinaria leggerezza. A completare un’ottantina di foto, posate e istantanee, che si susseguono su uno schermo, senza un ordine temporale. Ritraggono Ferré negli anni della sua attività, dal disegno alle passerelle, dal back stage all’uscita finale circondato dalle top del momento.La mostra si inserisce nel calendario delle celebrazioni per i 450 anni della nascita di Claudio Monteverdi, padre del melodramma. E per evidenziarne il legame, il 18 maggio la conferenza Gianfranco Ferré. Moda, un racconto nella musica spiegherà la scelta delle  colonne sonore nelle sfilate, che lo stilista curava in modo particolare. 

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