mercoledì 5 ottobre 2016

SARANNO FAMOSI



Possono non piacere. E’ normale non riuscire a immaginarsele in  casa. Sono di un gusto che non ha nulla a vedere con il proprio. Ma non si può certo dire che le creazioni degli otto designer o studi di designer, 

promossi da Salone Satellite 2016, non siano interessanti e inediti. Sono da vedere e in vendita  fino a Natale al Design Supermarket della Rinascente di Milano. Alla quarta edizione l’iniziativa, in partnership tra il department store e il Salone del Mobile, è sempre più internazionale e brillante. Intanto la posizione, la solita ma questa volta vicino agli oggetti che hanno vinto nel tempo l'ambito premio Compasso d'Oro. Come ha detto Marva Griffin anima e curatrice di Salone Satellite, quasi un augurio. E poi la presenza di mobili oltre che di complementi di arredo e soprattutto il fatto che dei giovani talenti under 35,  solo due sono italiani. Tema conduttore i nuovi materiali. Preso da tronchi trovati nei boschi delle Dolomiti il legno per la console e il tavolo proposti da Andrea Forti ed Eleonora Dal Farro di Alcarol. Legno lavorato a laser per la piccola cassettiera e il comodino dell’iraniana-americana Shirin Ehya che mette insieme uno stile anni ‘50 Usa e le decorazioni delle piastrelle  persiane (foto in alto). Lo studio giapponese Shinya Yoshida Design nei suoi leggerissimi vasi utilizza  artigianalità nipponica e tecniche futuribili di stampa in 3 D. La sedia Bobina, realizzata con filati e resine, è il risultato di ricerche e creatività dei due designer dello studio tedesco Nito, uno con esperienza nel tessile, l’altro nell’arredo. L'italiana Sara Ricciardi per i suoi solidi, che sembrano di marmo,  recupera  la lavorazione del gesso degli antichi Romani e inventa dei pesi da palestra uguali di dimensioni e forma ma diversi  di peso, perché in diversi materiali. Nei tavolini e nelle sedie intrecciate in ferro, plastica o corda Richa Gujadhur mette tutta l’artigianalità della sua isola, Mauritius (foto in basso).Lo spagnolo Nestor Campos per i suoi oggetti guarda alla natura: al mare del Nord per i contenitori che ricordano le onde, ai tramonti dietro le montagne per i curiosi vassoi, all’espressività dei bambini per il gioco in legno. Il gioco è il filo conduttore delle creazioni di Animaro, studio fondato dall’inglese Matt Gilbert. Così la Puzzle Chair in listelli di betulla e la Crane Lamp, sempre in legno, che riprende il movimento del collo delle gru.  

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