giovedì 22 settembre 2016

BELLE SCOPERTE



Scollature, trasparenze, spacchi, gli elementi per mettere in risalto il corpo ci sono. Mai esagerati, ma per aprire alla bellezza, senza clamore e volgarità. Dopo il proliferare del no gender, fa piacere vedere 

la donna Jenny prototipo della femminilità. I suoi              colori sono sempre tenui, dal beige al bianco al grigio fino all’argento dei lunghi nelle uscite finali. E un flash di rosso fuoco per l’ abito, il lungo a vestaglia e il pigiama palazzo. Le linee sono fluttuanti  ma definite,  come le ampie maniche a petalo o gli inserti plissettati. Angelo Marani pensa alla sera, ma una sera hollywoodiana, dove i colori sono forti e i dettagli preziosi come ricami e inserti. Il pois è il fil  rouge da Anteprima, classico bianco su nero e nero su bianco, bluette su nero, rosato, opaco su lucido, piccolo, grande, gigante. I pantaloni sono dei gaucho riveduti, le scarpe sono stringate maschili ma con il tacco.  Ogni tanto a sorpresa profondi scolli a V sul retro delle maglie, o spacchi laterali sulle ampie giacche-bluse. Per una seduzione misurata e intrigante. Da Les Copains ricompare il nude look, mai sfrontato ma con un alto tasso di femminilità. La collezione evoca una mia Africa, senza insistenze pedanti. La sahariana diventa il punto di partenza, per abiti, tute e persino lunghi da sera. Le righe alte, di colori insoliti e con inattesi accostamenti sono il tema conduttore da Cristiano Burani. All’insegna della leggerezza la collezione di Byblos, con delicate trasparenze stile baby doll, inserti di tulle, maglie di voile su pantaloni ampi, spolverini ricamati e avvolgenti. Daniela Gerini gioca con pennellate di colori su bluse, abiti, giacche di cotone bianco con risultati d’inedita eleganza. Vladimiro Gioia dalla pelliccia entra nel mondo del prêt-à-porter con capi che raccontano di viaggi in paesi lontani. Spacchi e scolli voluttuosi e linee donanti(foto in basso) Per quanto riguarda gli  accessori, Santoni sceglie il salone degli specchi di Palazzo Bocconi. Ma rielabora la cornice con un ipotetico labirinto-lavori-in-corso . Le scarpe  emergono, ma non sai se sono riflesse o reali, se puoi toccarle o solo vederle, con un gioco  divertente  che esalta  ancora di più i particolari: gli intrecci, gli incroci, le frange, gli inserti  argentei, le applicazioni di suède con piccole borchie, che richiamano i pavimenti e i soffitti dei riad di Marrakech(foto in alto). Casadei guarda ai frivoli ed  esibizionistici anni Ottanta  e presenta sandali in colori forti e audaci. Sutor Mantellassi lancia la sua prima borsa, non a caso chiamata Eva. Geometrica, multitasking con manici di ricambio, tracolla inseribile e pochette staccabile all'interno, è in due  dimensioni e in vari pellami e colori, alligatore compreso. 

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