domenica 21 agosto 2016

UNA FIABA PER ADULTI




Ci sono fiabe per bambini con possibili interpretazioni per adulti e fiabe per adulti nel senso che solo l’adulto può percepirne il lato surreale. S.Fruttuoso potrebbe essere l’ambientazione di una di queste. Specie se ci si va di sera via mare. Si costeggia un muro di rocce nere a picco sull’acqua con solo il riflesso argenteo  della luna. Appare di colpo l’abbazia medioevale con smerli e torrette. Qualche luce racconta che è abitato. Sbarcati sul piccolo molo dopo un tortuoso passaggio obbligato con scale che scendono e salgono nella roccia ci si ritrova nella  spiaggia di grossi sassi. Fra le chaise longue ripiegate si muovono due masse nere pelose.                              Sono due cinghiali, maschio e femmina, scesi cuccioli e spauriti un anno fa dal bosco. Nutriti dai pochi residenti sono diventati dei mansueti pet. Attraverso una galleria che serve da riparo per le barche si arriva al chiostro. Per l’ultima serata in programma c’è un quartetto jazz che suona:i grandi classici con  rivisitazioni e nuove composizioni di uno degli stessi musicisti. Il pubblico molto variegato partecipa attento. Nessuno sta fermo, c’è chi muove la testa , chi il piede, chi tutte e due le gambe all’unisono. Una copia balla in un angolo. Un’altra culla un neonato. Dal loggione, l’arcata superiore, una bionda con un abito che le lascia nuda la vita, si muove, ispirata e sensuale. Quando i musicisti dopo gli applausi lasciano i loro strumenti per una pausa, la gente si disperde fra i chiostri e i giardini intorno. Scorci spettacolari, angoli misteriosi, verde selvatico e piante preziose con coltivazioni speciali. C’è chi osserva le aiuole con dediche, chi si sofferma a contemplare le tombe dei Doria, primi inquilini del castello. Chi si entusiasma per la vista, chi cerca di vedere cosa fanno i cinghiali, chi guarda nelle teche testi e oggetti che documentano la storia del luogo.  Qui una notte c’è stata un’intrusione racconta Alessandro Capretti, direttore del sito, uno dei trenta del FAI. Tutto è stato messo in subbuglio. L’autore dell’atto vandalico è stata una faina, rimasta impunita, perché datasi alla fuga. E’ uno dei tanti animali che vivono indisturbati nascosti nel fitto bosco del Monte di Portofino. Tra i più facili da incontrare oltre i cinghiali adolescenti qualche  capra, con le corna arrotolate… proprio come nelle fiabe dei bambini.

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