venerdì 29 luglio 2016

PROFUMO DI WEB

Solo i millennial se sentono dire profumo digitale capiscono subito di cosa si sta parlando. Gli altri probabilmente vagano perplessi intorno a replicanti, personaggi virtuali, avatar. Il profumo digitale esiste, si chiama T-Heo e può piacere anche a chi ha raggiunto gli enta e gli anta. E’ un audace incontro di vetyver ed essenza di mandarino, cappero e patchouli, legno di cedro e ambra grigia. Si acquista solo on line (www.matteosetti.com) ma non è per questo che si definisce digitale. Lo è perché è stato creato da una social community #esercitodicuoriblu, che fa capo all’artista Matteo Setti. Da cui anche il nome, non legato alla tecnologia come si potrebbe pensare. Classe 1972, di Reggio Emilia, Setti ha cominciato a muoversi giovanissimo nell’ambiente musicale, raggiungendo il successo con lo spettacolo Notre Dame de Paris di cui è stato Gringoire per 14 anni. Attento al mondo intorno, nelle sue lunghe tournée si è creato un suo entourage con cui ha dato vita a diversi progetti, per il sostegno a Famiglia Sempre Onlus. Uno dei quali appunto il profumo realizzato con Aries More. La cui caratteristica interessante è quel mix di spunti, energia, che raccontano persone di paesi e mondi diversi accomunate dalle stesse passioni. Per ogni confezione di T-Heo venduta, un euro viene devoluto alle famiglie di Dabaso Watamu in Kenya. Matteo Setti sarà il 6 e 7 agosto al Teatro La Fenice di Venezia con La bellezza non ha pietà, musical di Daniele Martini ispirato a Il ritratto di Dorian Grey di Oscar Wilde e prodotto da Pierre Cardin, che firma anche i costumi.

giovedì 21 luglio 2016

ADORO IL POMODORO


Certo il pomodoro è un bel frutto. Proprio così, un frutto  della pianta delle Solanacee, come si dice anche nel romanzo di Fannie Flagg Pomodori verdi fritti al Caffè di Whistle Stop da cui è stato tratto il quasi omonimo film di Jon Avnet. Però che un poeta come Pablo Neruda gli abbia dedicato addirittura un’ode sembra un po’ eccessivo. E invece si cambia idea vedendo le installazioni realizzate appunto con i pomodori in mostra nell’intrigante spazio di Marinella Rossi a Milano. Eccoli, in un enorme stanzone  con scaffalature in legno alle pareti, sotto a grandi lampadari di rami intrecciati,  distesi per terra in gruppi o isolati, in tutte le possibili sfumature di rosso a formare un arcimboldiano tappeto in 3d. O ancora sugli scaffali tra bulbi e candele. O in un cesto, in mezzo a una stanza con decine di sacchi per abito bianchi appesi, come fantasmi.  O nascosti fra oggetti inconsueti. Come una vecchia macchina da scrivere con il dattiloscritto, non originale, dell’ode di Neruda. Proprio qui, su scrivanie in legno da ufficio anni Quaranta, i rossi frutti sparsi qua e là fanno da cornice ai gioielli di Lella Zambrini in pasta di resina: orecchini a forma di rosa con la stessa incredibile leggerezza del fiore, o collier con rose dai petali in colori spenti, barocchi e minimalisti nello stesso tempo. Accanto ai servizi usati da Marinella Rossi per i suoi raffinati e artistici catering, anche interessanti oggetti di design come i piatti  e i vassoi in carta rossa di Raffaella Valsecchi. 

mercoledì 20 luglio 2016

NOSTALGIA POSITIVA

Forse a qualcuno è capitato, passando in autostrada, di guardare  con una certa tristezza quel che resta di Expo. Si ricordano le interminabili code, il caldo soffocante, le comitive urlanti, ma è più facile che ci si rammarichi di non avere potuto visitare un certo padiglione, piuttosto che ci si lamenti di aver perso tempo andandoci. Arriva quindi gradita la notizia di questi giorni che una parte dell’area sarà occupata da un campus universitario, inesistente a Milano, e che da giugno, nei week end, l’albero della vita è in funzione con il suo spettacolo di suoni e luci. Ma soprattutto ai romantici-nostalgici piacerà La potenza della bellezza, libro, edito da Skira, che nel sottotitolo dice Viaggio nel Padiglione Italia a Expo Milano 2015. Curato da Giuliano Faliva, Lorenzo Altieri, Mauro Belloni, Caroline Elefante, Chiara Ferré fa rivivere, con immagini di grande qualità, lo spirito e l’emozione del Padiglione Italia. “Il padiglione ha avuto  la capacità di sintetizzare la bellezza italiana in un progetto di alta tecnologia” ha detto Emanuele Fiano presidente della Permanente, dove il volume è stato presentato da Diana Bracco, presidente Expo, dal neo sindaco Giuseppe Sala e da Bruno Pasquino commissario generale di Expo. E il libro riporta questa atmosfera.  A cominciare dalla copertina con la Venere del Botticelli, ripetuta all’infinito come appariva nella sala degli specchi. Per continuare con le foto dei luoghi meravigliosi proiettati sulle pareti, o di tutti gli elementi che creano la biodiversità del paese, della vegetazione cosi variegata  e di quelle erbe particolari che caratterizzano le varie cucine locali. E poi ci sono le piccole biografie e le foto dei personaggi, molti dei quali sconosciuti ai più, che testimoniano l’Italia del saper fare. “E’ una chiave di lettura dell’Expo, che serve per tutto quello che dovremo fare” è stato il commento di Maurizio Martina, ministro delle politiche agricole con delega a Expo, in collegamento video.





martedì 19 luglio 2016

VIAGGIATORI AC-CANITI


 foto Giovanna Dal Magro

Ormai fanno più notizia i luoghi dove non si può portare i cani di quelli che li accettano. Fino a una decina di anni fa le spiagge dog free erano una rarità da scoop, ora ce ne sono in tutta la penisola. Sempre più ampie, con attrezzature sempre più mirate e funzionali e benefit di ogni tipo. A Porto Recanati, Pineta Beach ha creato  un’area recintata  

con 35 ombrelloni per i padroni e docce per i cani(v.foto). I bagnanti pelosi vengono forniti di ciotola per acqua e sacchetti per deiezioni. Non solo possono accompagnare al ristorante il padrone, ma possono ordinare una pappa adatta alla loro dieta. L’hotel Sport di Cesenatico, oltre il gadget di benvenuto e il dogsitter su richiesta, mette a disposizione ciotola e sdraio su misura. Alcuni stabilimenti balneari offrono servizio di toelettatura per i vanitosi e veterinario per gli ipocondriaci. Svariate anche le proposte degli alberghi non legate al mare. Dalle cucce design dell’architetto Simonetta Rossi nel Romantik hotel Villa Margherita di Mira Porte(Ve) al kit di benvenuto (ciotola,shampo a secco,pallina, crocchette, dentifricio, tappetino)ovviamente personalizzato dell’Hotel Cristallo di Cortina. Fino agli strepitosi massaggi, all’aperto vista Tigullio, dello Splendido di Portofino. Quanto ai mezzi di trasporto tappetini igienizzanti sono da anni sui treni Italo e cabine dedicate sui traghetti Corsica e Sardinia Ferries. Come le aree in autostrada per bisogni, sgranchirsi le zampe, bere. Nuovissimo, invece il Dog kit studiato per la Fiat 500 con Frontline: una serie di accessori smontabili e lavabili per rendere più piacevole il viaggio al peloso e non rovinare gli interni dell’auto. Il marchio, imbattibile nella lotta a pulci, zecche e pidocchi, ha inventato In viaggio con Frontline, una app scaricabile che contiene utilissime mappe con alberghi, ristoranti, spiagge dog free, negozi per animali, aree di sosta e veterinari. Sempre più facile, quindi, essere viaggiatori ac-caniti (leggi: accompagnati da cani).

venerdì 15 luglio 2016

IL SOGNO CINESE



Un probabile pubblico di 200 milioni di persone, assetato di marchi top, con il potere d'acquisto di una buona classe media. E’ a loro che si rivolge l'outlet di Shijiazhuang, nella Cina del Nord. Per ora è solo nei rendering (a destra) ma sarà una realtà nel 2017. E ci si crede, dato che in quella città di 10 milioni di abitanti in meno di un anno è stato incanalato un fiume e costruito un megaponte. Qualificato come Kei Construction Project della provincia dello Hebei, il progetto è stato presentato ieri a Torino da tre tra le massime autorità di Shijiazhuang, dal presidente onorario della Camera della Moda Italiana Mario Boselli e da China Excellent Outlets, cioè dal Presidente, la signora Cui Jian, dal Vice General Manager Salvatore Miranda e dal Vice Presidente Luca Cavallari. Le aziende italiane, infatti, sono molto coinvolte.Non solo per l’esportazione, ma per la possibilità di realizzare sul posto una produzione ad hoc. L’outlet è solo una parte di un complesso di 2 milioni di metri quadri che sarà ultimato nel 2020 con una spesa di 1 miliardo e 300 euro. Ci saranno residenze, scuole, laboratori per workshop, oltre un complesso termale  e un campo da golf già funzionanti. Nell’outlet di 67 mila metri quadri è prevista una zona con i top brand moda, un’altra con il tailor made dove far convergere le realtà sartoriali italiane, una dedicata agli stilisti emergenti e una per le sfilate.  Ci saranno ristoranti italiani, negozi di life style, dal tessile alla casa, multimarca e uno spazio wedding con tutto quello che serve per i matrimoni, chiesa compresa. L’intero complesso è progettato con criteri di ecosostenibilità e salvaguardia dell’ambiente. Molto quindi il verde per ridurre l’escursione termica e assorbire i rumori.Prevista l’illuminazione a fibra ottica, spettacolare e con il vantaggio di una minore dispersione di anidride carbonica, e un sistema di raccolta e trattamento delle acque piovane.  “La scelta di Shijiazhuang non è casuale” spiega Miranda “Vicina e ben collegata con Pechino e Tianjin, ha mantenuto costante la crescita del Pil, e la popolazione ha aumentato il suo potere d’acquisto. Inoltre, al momento, c'è solo un department store con marchi di alto livello”.