mercoledì 29 giugno 2016

L'OGGETTO DEL DESIDERIO. OSCURO?

Forse oscuro, sicuramente relativo.  L’oggetto del desiderio non può essere qualcosa di cui si ha bisogno o  di cui non si può fare a meno per vivere. Ma è qualcosa che fa vivere bene, anche solo a pensarlo e a desiderare di possederlo. Deve essere  speciale non necessariamente in assoluto, ma per chi lo desidera. Con le dovute eccezioni, desiderabili per chiunque.  Come  Karlbox.  E’ una scatola, come dice  la parola, ideata da Karl Lagerfeld,   stilista di una sua linea nonché direttore creativo di Chanel e Fendi. In legno di faggio laccato si ispira ai bauli nuziali della tradizione  cinese. All’interno matite, colori e  quello che serve per dipingere e disegnare , tutto  realizzato da Faber-Castell, azienda tedesca fondata nel 1761, e forse la più prestigiosa per la produzione di articoli per scrittura, pittura e disegno creativo. Con le sue matite e i suoi colori hanno lavorato Van Gogh, Klee, Kokoschka e ovviamente Lagerfeld, che è da sempre  un grande amico della famiglia (nella foto un suo schizzo). Karlbox per la sua costruzione, la raffinatezza dei dettagli, la meraviglia delle sfumature di colori, potrebbe diventare l’oggetto del desiderio anche di chi non dipinge e non disegna. Per aumentarne la desiderabilità Karlbox è stato presentato  solo alla stampa e ne saranno prodotti soltanto 2500 esemplari, numerati e firmati. Il 1° settembre farà la sua prima apparizione nella boutique Karl Lagerfeld e da Harrods a Londra e dal 19 sarà anche in Italia alla Rinascente di Milano e in negozi per pittori più  esclusivi e selezionati. 

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