domenica 17 gennaio 2016

MA CHE FREDDO FA?


Milano, Università Statale, Cortile del Filarete. Sotto il porticato cosparso di foglie secche sfila il nomade chic di Missoni. Per 

lui completi di tweed su maglie di vari filati con decorazioni a intarsio, giubbotti ricamati a mano con monete etniche su pantaloni aderenti(foto in basso). Il parka in un tessuto multicolore è impreziosito da dettagli di maglia a frange. Il tutto in colori che vanno dal cammello all’ametista, dall’arancio al marrone, al grigio ,al corallo. Ricordano i tessuti del Ladakh. Il freddo è intenso, ogni tanto una raffica di vento solleva le foglie, ma le copertine di pile sulle panche, i punch bollenti, e soprattutto la scenografia  fanno perdonare i brividi. Richmond, non più disegnata da John, ma  dall’imprenditore e distributore Saverio Moschillo sfila nel nuovo Richmond Café. Molte le lavorazioni particolari, i giochi di intarsi come la giacca patchwork di una quindicina di tessuti classici maschili, e le stampe, da John Lennon al Giappone. Vivienne Westwood insiste sull’uomo improbabile vestito di pepli o di lunghe maglie con profonde scollature sul dietro. Si sente in obbligo di movimentare il completo dal taglio sartoriale  con stringate  dall’ altissimo plateau. E’ un uomo  vero  e probabile, invece, quello di Andrea Incontri per Tod’s. I capi non sono indossati da modelli ma da giovani professionisti, creativi, ricercatori. Il pezzoforte è il piumino di pelle, realizzato con le stesse tecniche del fatto a mano degli accessori. Tra questi il mocassino iconico anche in tessuto pied-de-poule e le borse  con il taglio del mocassino e con i gommini. Eleventy, brand in ascesa strepitosa, ha sedotto i suoi ospiti con squisitezze preparate da Andrea Berton e con una collezione fresca nei colori, confortevole da indossare, ben tagliata. Fiore all’occhiello il completo nel jersey delle tute. Ricercato-understatement, apparentemente un ossimoro, potrebbe essere il motto di Larusmiani che veste l’uomo da capo a piedi, così tanto da aver inserito il mitico Lorenzi con le sue scaffalature al piano inferiore del negozio in Via Montenapoleone. Lo scarponcino da alpinista in coccodrillo, da portare anche con il completo, è una delle proposte alternative-chic di Santoni(foto in alto). Valextra rinnova il monomarca di Via Manzoni: i codici della milanesità sono rispettati,con un lancio verso l’internazionalità. A sottolineare la prima i cocktail del Bar Basso, storico inventore del Negroni sbagliato, per la seconda una serie di pezzi da dandy del 2000 come il porta-camicia in coccodrillo. Tra i debutti, Rossignol centenario brand francese dello sci con la sua prima collezione metropolitana. E Ferutdin Zakirov,  designer e imprenditore uzbeco pronto a sbarcare in giugno con un monomarca nel quadrilatero milanese dopo l’apertura sulla Piazza Rossa. Veste l’uomo dal cappotto al boxer, dal pigiama(in una busta con due cambi di pantalone) alle scarpe. Tra queste la stringata fatta a mano dal calzolaio dei corazzieri, in edizione limitata. E infine Edhèn la collezione dei due Filippi (Cirulli e Fiora), sì proprio come quelli del bloomsday joyciano, diventati da blogger, creativi e imprenditori.

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