venerdì 11 dicembre 2015

L'INCREDIBILE GILLO


Che Gillo Dorfles sia un personaggio speciale è fuori dubbio. E non solo perché a 105 anni ha lo spirito e la  mente che potrebbe avere un suo pronipote. Colpisce il suo straordinario eclettismo. E’ artista, critico d’arte, poeta, etologo con una laurea in medicina e una         
           specializzazione 
in psicologia. E la mostra, inaugurata il 27 novembre e aperta fino al 30 marzo al Macro Museo d’arte contemporanea di Roma, rivela i molteplici talenti e quel suo essere nel tempo, che ne è anche il titolo. Cioè la capacità di restare fedele a se stesso, nonostante il mutare delle correnti e delle tendenze, unita a un senso critico sensibile all’evoluzione che lo rende insostituibile. Il padre nobile della cultura italiana lo definisce Achille Bonito Oliva, curatore della rassegna, che è la prima sulla completa attività di Dorfles. Tre le sezioni in cui è divisa. In una le opere, più di un centinaio di cui alcune mai esposte.  Dai numerosissimi dipinti ai disegni, alle grafiche, dalle ceramiche ai gioielli. Datano dagli anni Trenta al 2015 e sono accompagnati spesso da cataloghi. La seconda sezione è quella delle foto e dei carteggi. Qui ci sono documenti,lettere, appunti che testimoniano amicizie e conoscenze con persone che hanno fatto il  Novecento, ma anche poesie scritte negli anni Quaranta. E poi le foto, da quelle degli album di famiglia ai ritratti di fotografi, come Ada Ardessi, Graziano Arici, Giovanna Dal Magro(v.foto), Fabrizio Garghetti, Ugo e Maria Mulas, Federico Scianna.La terza parte, con audiovisivi e contributi iconografici, è dedicata ai saggi che aiutano a interpretare lo spirito dei tempi.“Riuscire a capire le trasformazioni etiche, estetiche e filosofiche del tempo è la capacità che andrebbe più a lungo mantenuta” è il suo pensiero.









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