domenica 29 novembre 2015

UBU RE ALLA VENETA


Quando si vede uno spettacolo come La cativìssima (con una sola T)- Epopea di Toni Sartana, viene di pensare a quanto si sono divertiti gli attori nelle prove. Certo dietro c'è un enorme lavoro, perché tutto è perfetto. Ma è anche vero che non ci può essere quel ritmo incalzante, quella freschezza, quel continuo di comicità che tiene incollati alla poltrona, se non c'è una forte sinergia tra chi sta sul palcoscenico. In scena dal 26 novembre al 6 dicembre al Teatro Menotti di Milano, La cativìssima, prodotta dal Teatro Stabile del Veneto, racconta l'ascesa al potere di un assessore regionale veneto, appunto Toni Sartana. La regia è di Natalino Balasso che ne è anche interprete nella parte di Sartana. Con lui i bravissimi Francesca Botti, Marta Dalla Via, Andrea Pennacchi, Silvia Piovan, Stefano Scandaletti che si destreggiano in vari ruoli,  davvero irriconoscibili e con una velocità alla Fregoli. Tutti gli elementi della satira ci sono, compresi qualche luogo comune,ma abilmente lavorato, innumerevoli colpi di scena e situazioni assolutamente inedite. L'arrembaggio e la corsa al potere di personaggi di bassissimo livello, desiderosi solo di schei, per quanto portata all'esasperazione, prende molto dalla realtà. Anche non limitandosi agli aspetti più clamorosi ed evidenti. Ma toccando risvolti meno ovvii, che denotano una grande capacità critica dell'autore. Semplice, ma funzionale per creare le varie situazioni, la scenografia, fatta da container e casse che diventano di volta in volta strada, tinello piccolo borghese, salone alto borghese e perfino spalti di un'aula giudiziaria.Più di due ore di spettacolo, che scorrono velocissime, in cui si ride, ci si diverte, si pensa, anche se non c'è nessuna volontà ambiziosa di dare messaggi. Da vedere.
Info: www.teatrostabileveneto.it











Nessun commento:

Posta un commento