sabato 20 giugno 2015

SINGOLARE MASCHILE


 Può una blusa senza colletto essere un capo maschile? Da quello che si è visto nel primo giorno di sfilate milanesi sembra proprio di sì. Corneliani, guru di un vestire classico-chic, le ha proposte  in tessuto stampato coordinate ai pantaloni, in pelle colorata (in basso) e addirittura in cotone nero con inserti trasparenti. Frutto di un perfetto gioco di equilibri, hanno quella giusta svasatura che le rende capi freschi, quindi funzionali e con la stessa eleganza sartoriale di un blazer. Anche Stefano Pilati da Zegna propone le bluse senza collo in alternativa alla giacca. Che è striminzita, in contrasto con i pantaloni ampi e flosci. Altra tendenza ricorrente il superamento delle stagioni.  Molti da Zegna i soprabiti in tessuto finestrato (in alto a destra) o tartan tipici dell’inverno e le sciarpe per attenuare  l'estate dei completi chiari. Interessanti i mezzi-gilet con ampia tasca da usare come una tracolla.  La ricerca di capi polifunzionali è una caratteristica anche di Afffair (con 3 effe) marchio turco al suo debutto a Milano.  In una  delle  sue quattro linee, che rispondono a tutte le esigenze del dandy attuale, spicca  un gilet in pelle che  sulla schiena si trasforma in uno zaino ripiegabile(in alto a sinistra). Praticità e glamour, due concetti che difficilmente si legano, sono  inseparabili nella collezione di Simon Holloway per Hogan, che prende spunti dal punk-rock-pop degli anni ’80, ma senza ridicole nostalgie. Un mix di vintage e di street style nei freschi capi di Andrea Pompilio dove le righe di tutti i tipi sono in primo piano. Pantaloni sopra la caviglia e giacche striminzite in pelle lucida da Jil Sander.  La camicia giacca è il capo vincente da Marni. Da Costume National Ennio Capasa prende spunto da bikers, nativi americani, musicisti, abiti vintage, ma li ripensa "fondendo tailoring e tecnologia". 

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