lunedì 8 giugno 2015

MAREMMA D'AMARE





     














Hanno fatto bene i Maremmans 
(www.maremmans.it)
a creare un’associazione per promuovere l’autenticità del territorio attraverso la voce degli abitanti. Perché la Maremma è una terra che, per quanto sembri conosciuta, in realtà non lo è. C’è sempre qualcosa da scoprire. Non a caso per cinque giorni se ne è parlato a Milano, nei Chiostri dell’Umanitaria,in una serie di incontri legati all’Expo. E’ sufficiente una segnalazione per trovare in pochi chilometri spunti interessanti. Per esempio a Scarlino, paese di neanche 4 mila abitanti, si passa  dalla rocca Pisana (a destra) edificata dai conti Aldobrandeschi nell’XI secolo su rovine che risalgono all’età del bronzo, al superattrezzato porto turistico del Puntone, dove spuntano sui moli, sugli edifici, nei giardini, suricati, uccelli, rane, chiocciole di ogni dimensione e colore di Cracking Art(in alto). Se dalla Rocca si scende fino alla centrale Piazza Garibaldi, può capitare nei giorni di festa di incontrare studenti adolescenti che leggono terzine dell’Inferno, in una piazzetta-palcoscenico che ha per quinta il mare all’orizzonte (a destra in basso). Per chi vuole una spiaggia speciale c’è Cala Violina con la sabbia porosa, dove si cammina come sulla più 
  
soffice delle moquette. Va guadagnata con una lunga passeggiata costeggiando o in un saliscendi attraverso il bosco. Per i pigri c’è l’infilata di bagni di Castiglione della Pescaia, con arredi per tutti i gusti. Il mare è pulito, dato che recentemente Legambiente l’ha messo in testa alla classifica italiana, ma il borgo è da vedere. Magari  facendo sosta al Posto Pubblico in Via dell’Amore: un wine bar, accogliente senza smancerie all’interno e con un  attraente dehors (a sinistra). In menu pochi piatti della tradizione, stravolti dalla creatività del giovane chef Alessio Cech, che ha rilevato il vecchio posto pubblico insieme al fratello, esperto di vini e birre. Un esempio? La pappa al pomodoro solida.


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