giovedì 30 aprile 2015

CONTAMINAZIONE !


La parola contaminazione per molto tempo ha avuto una connotazione negativa. O meglio si associava a qualcosa di disturbante, brutto, pericoloso. Ora la si sente spesso, ma con un significato totalmente diverso. Indica il risultato di un’evoluzione, soprattutto   culturale, per cui  non ci sono più confini fra una forma d’arte e l’altra. L’installazione o la performance  è sempre più vicino alla rappresentazione teatrale. Fotografia e video sono diventati parenti stretti  della pittura. Musica e scrittura si uniscono, o meglio note e parole si mescolano in un’unica creazione. Architettura e scultura  aumentano le loro affinità.  Anche moda e arte rivelano  nuovi contatti.                             

Che non si limitano alle citazioni di un certo pittore da parte di uno stilista o dall’uso di determinati colori.  Nella moda poi, nelle due ultime stagioni, le 
contaminazioni sono  una tendenza. Si mettono insieme, nello stesso capo o nello stesso accessorio,  materiali, ma anche stili diversi. Per il prossimo inverno, tessuti maschili sono femminilizzati da piogge di Swarovski. Tulle trasparente compare a sorpresa su abiti in pesante tweed. Il maculato  si accosta al pizzo e a riquadri alla Mondrian da Angelo Marani.Bianchi e Nardi, storica maison fiorentina ora alla  terza generazione, recupera borse d’archivio e le rinnova accostando pellami diversi: il coccodrillo con il camoscio, oppure con la lucertola o la vernice (v.foto).  Da Fendi il patchwork di pellicce differenti è protagonista (v.foto). Marni mette maniche di volpe al classico cappotto cammello. Inserti di pelle movimentano la maglieria da Trussardi.

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