lunedì 22 settembre 2014

A CHE PUNTO E' LA MODA?


 Heohwan Simulation sfila nella Sala degli Specchi

Quasi interamente dedicata ai giovani l’ultima giornata della fashion week milanese. Ma questa volta per Nude, New upcoming designers, niente sfilate collettive. Leitmotiv e Alberto Zambelli hanno avuto ciascuno tutta per sé l’imponente Sala delle Cariatidi di Piazza Duomo. Il duo creativo di Leitmotiv (il milanese Fabio Sasso e il colombiano Juan Caro) ha scelto come tema il leitemotikon, le icone-faccine del cellulare. Le  reinterpreta, per stampe inedite, con il pop, il mondo dei fumetti e dell’infanzia e spunti artistici vari. Risultato una collezione coloratissima con materiali tecnici accostati a quelli della tradizione e riferimenti agli anni Cinquanta e Sessanta. Dalla vita segnata delle gonne svasate alle brassière, ai lunghi. Più discutibile l’uomo. Alberto Zambelli nei suoi capi rivela una solida formazione  “couture”. Si destreggia con le contaminazioni e si diverte a rendere alternativi i pezzi classici del guardaroba. Così la camicia bianca con piccolo collo e spacchi laterali ha un disegno sul dietro, il trench è in nylon trasparente con finiture colorate.
Canotta di .giuliamarani
Sfila nell’altrettanto scenografica sala degli Specchi affrescata  dal Tiepolo, Heohwan Simulation del coreano Hwan Heo, già presente a Milano nella scorsa fashion week. Lo stilista guarda con insistenza  agli anni Sessanta , alle geometrie di Courrèges  e alle linee di Pierre Cardin. Nero protagonista con dei flash di verde acqua per piccoli spencer, abiti, bluse.
Come sempre Giulia Marani (.giuliamarani) lavora con un artista. Questa volta  è Andrea Tonellotto con le sue Polaroid di dettagli urbani che per  tagli e giochi di luce diventano quasi dei quadri informali. Giulia li rielabora o meglio ne fa degli spunti per le T-shirt, i pantaloni, i cardigan dai tagli essenziali.  Una musica da western all’italiana fa da colonna sonora alla sfilata di Grinko, ma, a parte l’assonanza con Gringo del nome  e qualche simil Stetson  su modelle e modelli, di cowboy style non c’è niente. Strizzate d’occhio, invece, alle geometrie e alla pop art per movimentare abiti dalla linea scivolata e fluida e tuniche per i pantaloni. La  storia della moda degli ultimi sessanta anni è raccontata  nella bella mostra fotografica dedicata a Sophia Loren, dal 20 settembre splendida ottantenne.

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