venerdì 17 maggio 2013

VIA DAL SOLITO TRAM TRAM


Il proliferare delle spa è direttamente proporzionale  alla crisi.   Aumenta lo stress e quindi la necessità di relax? O, ancora più biecamente superficiali, c’è meno lavoro e quindi più tempo libero? Oppure, la spa non è più sinonimo di lusso. Negli alberghi, per esempio, è  condizione indispensabile e neppure  per la quinta o la quarta stella, come il frigobar qualche decennio fa. Forse di tutto un po’. Sicuramente le attuali spa nel loro stile minimalista-orientale-zen hanno spiazzato l’immagine di terme maestose Belle Epoque. Da Abano a Baden Baden, da Budapest a Marianske Lazne(Marienbad). Quelle dove si andava a passare le acque, a fare i fanghi, a curarsi mali inesistenti, ma soprattutto per incontrarsi tra pochi eletti, teste coronate comprese. Soffitti altissimi, magari a volta, saloni sconfinati, un odore di medicinale nell’aria. Inservienti efficienti e casalingoidi, con l’approccio rassicurante, e non anoressiche hostess poliglotte dal linguaggio prefabbricato.
Le terme di Milano  pur essendo nate da pochi anni, rispondono abbastanza a quell’impianto. Il palazzo in stile liberty, un tempo sede dell’Atm azienda tranviaria milanese, è imponente, con giardino a ridosso di quel poco che resta delle mura spagnole, di fronte alla cantatissima Porta Romana.  I pavimenti sono rimasti quelli di un tempo a mosaico, i corridoi sono lunghi, ampi e  austeri . Qualche inevitabile vaso di piante  cosiddetto design non guasta troppo.  Fuori le poltrone non sono di metallo stile gazebo, ma in nuovi materiali più funzionali, bianche . Nel grande salone centrale un ampio tavolo rifocilla gli ospiti in accappatoio bianco con cibo sano, senza troppo insistere sul dietetico mortificante. Anzi, c’è addirittura un angolo novità con buffet di tentazioni, non comprese nel prezzo di entrata: cioccolato, sushi, bruschette, spumante.  Decisamente anni duemila. Come è anni duemila la possibilità di frequentazione nelle ore serali fino alle 23.  Piacevole all’esterno, immersi nella piscina di acqua calda, con luci ben studiate e vista sulle mura. Unica al mondo, forse, la biosauna all’interno di un vecchio tram arancione, a ricordare  la prima funzione dell’edificio.  

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