giovedì 21 febbraio 2013

IL BELLO DELL'INSERTO


L’inserto, anche nella versione patchwork, è un protagonista di queste passerelle milanesi.  Svecchia, ma nello stesso tempo occhieggia al revival. Raccoglie tendenze,  ma caratterizza. E’ austero, ma  sexy.  A effetto, ma sobrio. Rivela ricerca, attenzione, alto artigianato, conoscenza dei materiali. Racconta la tradizione guardando al futuro. 
 Santoni
Da Les Copains Alessandro dell’Acqua riesce, in gran parte con l’uso dell’inserto, a  rivedere tutti i capisaldi del guardaroba classico in una chiave   contemporanea. Il tubino nero ha il corpino in pelle, l’ampio cappotto leggermente a trapezio  è movimentato  da una banda in pelle, perfino l’insipido pull blu, con una maglia speciale si rinnova.   L’angora leopardata  o   con disegni jacquard tridimensionali diventa raffinata e per niente  da bambola. A sigaretta, ma molto sopra la caviglia, i pantaloni  che dividono la scena  con gonne diritte o svasate. 
 Krizia
Trionfo del patchwork da Antonio Marras che ha  sfilato nei saloni di Palazzo Clerici,  trasformati  in una casa dove una bambina dipinge, due ragazze riposano in un letto a baldacchino, una signora(Benedetta Barzini)legge, un quartetto d’archi suona. Le stampe a fiori si mescolano con quelle geometriche, la giacca quadrettata stile country  è impreziosita da perline,   nel cappotto i tessuti damascati si accostano ai tweed. 
Krizia strizza  l’occhio alle sue collezioni anni 80,  e  più che tessuti diversi abbina lavorazioni diverse  nello stesso capo. Così la tuta nera di pelle  è  trapuntata, pieghettata in modi differenti. Il lungo in seta rosso , con spacchi vertiginosi, è un mix di plissettature.
Pellami differenti insieme anche da Tod’s. Nelle preziose borse   in tejus e camoscio. Negli stivaletti di pelle e cavallino stampato.  E perfino nei bomber e nei cappotti di tessuto con inserto in pelle. Di un unico pellame morbidissimo (compresi coccodrillo e cavallino) invece Sella, la borsa star del momento, anche color cipria.
Santoni che coltiva il suo DNA maschile per una collezione estremamente femminile e chic, mette insieme il cavallino maculato alla vernice nella pantofola e due tessuti Rubelli a contrasto nella francesina.
Il contrasto è il punto di forza dei bijoux  Afrika di De Wan, ottimo esempio di lusso sostenibile.

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