mercoledì 16 gennaio 2013

URBAN MOUNTAIN


Le passerelle milanesi si sono chiuse con Coveri, che  come  consuetudine, ha fatto sfilare un coloratissimo uomo con una coloratissima donna , con un mese di anticipo sugli altri . Lo stilista Francesco Martini Coveri  continua con lo stile di sempre, concentrato appunto sul colore e le stampe forti.

Meno evidenti, quindi, le tendenze che hanno  caratterizzato le altre collezioni. Tra le più forti, ma non nuova, la presenza di  materiali e dettagli mutuati dallo sport per un vestire urbano.   Inedita, invece, la tendenza a prendere  particolari e pezziforti  della montagna e dell’abbigliamento degli scalatori e riproporli in chiave metropolitana-chic.
 Giorgio Armani
 Tod's
 Larusmiani
A cominciare dal basso . Non solo i polacchini ma le strigate più raffinate hanno suole carrarmato o di para,  a prova di neve e gelate. Sono trasparenti a simulare il ghiaccio quelle delle scarpe di Fendi. Tod’s  lancia le Podium , stringata da completo, con suola in gomma e ganci da scarponi. E  nell’winter gommino,  il polacchino con la tipica suola del marchio, mette la fodera di montone. Scarponcini da roccia completano i look da DSquared fatti di un mix di sartoriale e sportivo, con giacche di tweed dagli inserti in pelle e pantaloni sopra la caviglia.  Anche Giorgio Armani mette la para sotto le stringate dei suoi businessmen in doppiopetto. E per uscire sottozero propone  ipercaldi giacconi con collo sciallato di pelliccia , giacche trapuntate con   cappuccio e zip e maxipull . Gilet di astrakan  con grandi colli da Diesel e cappotti e giacche dai bottoni  metallici e l’allure tiroleggiante. Grande uso della pelliccia, più ovvio, da Fendi. Ecco interni staccabili di castoro nei cappotti, ecco un patchwork di astrakan    per la mantella da pescatore   doppiata di yak. Pelliccia di capra sugli zaini- bisaccia, sui marsupi da portare in vita, sulle borse-manicotto. Philippe Plein mette insieme denim e pelliccia per il parka con cappuccio. La maglia, come tessuto, per giacche dal taglio ineccepibile da Rocco Barocco, che si diverte con flash di regimentale.  Totalmente in seta il car coat verde loden con alamari metallici di Larusmiani, da completare con desert boots in camoscio dagli interni in montone.
Non ricordano l’abbigliamento della montagna, ma sono sicuramente caldissimi   i giubbotti di Stone Island, patchwork di diversi tessuti, poi tinti in capo per un effetto finale di lucido e opaco, quanto mai intrigante. 



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