lunedì 24 settembre 2012

TUTTE IN RIGA! O NO

Zagliani
 Marani.G

Una tendenza forte di queste passerelle milanesi è il gusto per le geometrie, che si ritrova nei tagli  degli abiti e nelle stampe.  Non significa solo righe o quadri, rombi o cerchi. Perfino i fiori, piuttosto che le farfalle,  sono “geometrizzati”.  Così le margherite della piccola, ma sfiziosa collezione di Marani.G  sono disposte a formare dei quadrati.  Nelle lussuose borse da spiaggia di Zagliani in pitone, con interno in neoprene,  le viole del pensiero poggiano su delle righe.    Come sempre in estate, le righe ci sono, ma  non sono marina-marinaretto, e sono sempre diverse tra loro. Le bianche e blu  del completo di seta di Massimo Rebecchi  non hanno nulla in comune con  quelle trasversali nei colori dello zucchero filato dei lunghi in chiffon plissé soleil di Lorenzo Riva.  Per non parlare delle righe, stile tappezzeria, degli abiti “festival delle balze” di Luisa Beccaria.  Più marinare, ma senza  stucchevole compiacimento, le righe bianche e blu del top scollato sul dietro di  . normaluisa, peraltro immancabili, dal momento che la collezione trae spunti da un mix della California dei surfisti  e della Saint Tropez di Brigitte Bardot.  Sono rigati  perfino  i mocassini di seta di Tod’s bianchi e gialli, bianchi e rossi e bianchi azzurri.  Anche  se le star del momento sono la D.bag in pitone degradé smeraldo, turchese e azzurro caraibico e le ballerine con zeppa.   La riga dell’abito di Borbonese è bianca e blu, ma ondulata, in linea con le borse, sul tema conduttore della corda, o meglio della cima, trattandosi di quella per le barche . Intrecciata diventa manico delle borse,  parte delle borse stesse e addirittura  completo gonna e corpino. 
Massimo Rebecchi
La passione per la geometria si ritrova nelle linee degli abiti.   Così  la collezione di Gianfranco Ferré disegnata da Federico Piaggi e Stefano Citron, ispirati dalle foto sensuali-minimali di Guy Bourdin.  E’ quasi interamente sviluppata in bianco o in nero, a parte una serie flash di miniabiti in seta multicolorati,e dettagli d’oro. Molti i tagli, gli spacchi, i giochi di pannelli.   Chiodi  reinventati in  pelle nera, su camicie bianche sono le divise della diva rock di  Dsquared, ovviamente da accostare ai jeans.  Bianco e nero  da Bally , nei sandali con la zeppa che ricorda le ali della farfalla, modello ripreso dagli archivi. Tagli   geometrici anche  nella limited edition di  abiti  con le collane in pelle applicate. Bianco e nero da Cristiano Burani  che guarda agli anni Quaranta e crea effetti trompe l’oeil con sovrapposizione di tulle a contrasto.  Quasi cubica, non a caso si chiama Dada da dado, la borsa di Valextra con tracolla in metallo realizzata dagli orafi fiorentini. Geniale la piccola pochette con tracolla removibile e a scomparsa totale.
E’ uno dei capi “furbi” della stagione, Insieme alla giacca  di seta con maniche in voile che si tolgono e diventano sciarpa e all’abito da sera che sta  in una busta di Laura Biagiotti. Stanno in una minima bustina, come dice il nome, le ballerine Bagllerina. Sono in raso colore lingerie,  etniche con profili di perline,  in neoprene, per andare in acqua e sugli scogli, più scollate per piedi sexy.  Perfette da tenere sempre in borsa.  O nel cruscotto dell’auto.   Ne esiste una limited edition per la nuova Range Rover  Evoque. 

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